
Il primo colloquio, sebbene non sia il primissimo contatto tra il paziente e lo psicologo (c’è stato infatti un pre-contatto telefonico, o via mail), è un importante momento di riconoscimento, definizione e circoscrizione del problema, di progettazione condivisa, ma anche di conoscenza reciproca. Costituisce, metaforicamente, il terreno da cui germoglia la relazione d’aiuto. Sono tante le emozioni che accompagnano il primo colloquio: ansia, curiosità, speranza, tristezza, entusiasmo, rabbia, si alternano a seconda delle aspettative che si creano, da entrambe le parti, rispetto al colloquio, alla persona che ci si troverà di fronte, alla natura dell’ intervento…
Cosa accade nel primo colloquio?
Scopo principale del Primo colloquio, e compito primario dello psicologo, è aiutare il cliente a circoscrivere le difficoltà che lo hanno portato a chiedere aiuto. Il Primo colloquio è infatti principalmente focalizzato sul problema portato dal paziente e su una sua migliore definizione. Evitando le generalizzazioni, lo psicologo dirige l’incontro cercando di approfondire la conoscenza di diversi aspetti:
- il motivo che ha portato alla ricerca di un professionista,
- il decorso del problema (se e come è cambiato nel corso delle ultime settimane),
- l’esordio e la durata (da quando è presente),
- le persone coinvolte,
- le ripercussioni sulla vita quotidiana.
Nel corso del colloquio, tenendo a mente l’obiettivo della conoscenza, lo psicologo raccoglie anche elementi significativi della storia personale, familiare, lavorativa, scolastica e medica del paziente (anamnesi). A tal proposito, eventuali precedenti interventi psicologici o psichiatrici devono essere comunicati e possono essere valutati per determinare che cosa abbia o non abbia avuto un’utilità.
Altro obiettivo fondamentale del Primo colloquio, e che riguarda soprattutto lo psicologo, è capire se la metodologia e le tecniche usate abitualmente possano essere utili per il paziente e per la sua specifica problematica.
Fin dal primo contatto lo psicologo è tenuto al segreto professionale e il primo colloquio rappresenta il momento per informare il paziente circa le modalità di raccolta e trattamento dei dati personali (informativa sulla privacy).
Come si conclude il Primo colloquio?
Il Primo colloquio dura 60 minuti, sufficienti ad una prima conoscenza reciproca e ad un primo inquadramento delle difficoltà. Se la situazione è complessa, per approfondire ulteriormente il problema e per raggiungere la completezza informativa possono essere programmati, di comune accordo, altri colloqui di inquadramento e valutazione (eventualmente con l’aiuto di test psicologici e di altri strumenti).
Al termine del colloquio è di solito previsto un momento per raccontarsi le proprie impressioni, fare domande e chiarire alcuni aspetti emersi. Conclusa la consultazione il paziente è liberissimo di scegliere se fissare o meno un altro appuntamento.
Personalmente, durante il primo colloquio, lavoro per capire; d’altra parte ciò non può accadere se la persona non si sente ascoltata, accolta e sostenuta. L’esperienza mi ha insegnato che un buon primo colloquio è tale solo se è trasformativo: la persona, avendolo vissuto, deve sentire di aver compiuto il primo fondamentale passo verso il cambiamento.
Da oltre 10 anni ascolto ed aiuto le persone, concretamente, ad uscire dalle situazioni difficili, a fronteggiare le sfide esistenziali e a riprogettare il futuro. In condizioni di incertezza posso aiutarti a superare le tue difficoltà, accompagnandoti verso una consapevolezza rinnovata delle relazioni che vivi, dei bisogni tuoi e degli altri, e del modo che hai di gestire i rapporti interpersonali. Posso aiutarti a ritrovare la serenità e il benessere tuoi, e della tua famiglia. Oltre al servizio di CONSULENZA ON-LINE E VIDEO-CONSULENZA ON-LINE ricevo nel mio studio in provincia di Parma per COLLOQUI IN PRESENZA
Dott.ssa Silvia Darecchio – contatti